Categoria: Gallery

Villaggio di Sant’Agostino, la fotogallery della “Notte Bianca”

Si è svolta la scorsa settimana la “Notte Bianca alla Ricerca Interiore” presso il Villaggio di Sant’Agostino a Martina Franca. L’evento, sostenuto dalla diocesi jonica e giunto alla seconda edizione, è stato promosso dalla storica congregazione dei sacerdoti del paese, presieduta da don Martino Mastrovito. Giovedì 27 e venerdì 28 agosto, nel corso del triduo di festeggiamenti in onore di Sant’Agostino e Santa Monica, la chiesa di Santa Maria della Purità, il chiostro e il Belvedere del Villaggio di Sant’Agostino presso l’ex Convento delle Agostiniane, nel centro della città, sono stati aperti per confessioni e visite.

Una grande opportunità per visitare il Belvedere, un luogo di solito non aperto al pubblico e dal quale si può godere di una vista unica di Martina Franca, comprendente il centro storico e non solo. Tanti i visitatori accorsi nelle due serate – armati di fotocamere e smartphone – accolti da un servizio di accoglienza numeroso e ben organizzato.

Non potevo mancare con la mia piccola Fuji E2 armata di lenti luminose e un treppiede da viaggio, grazie al quale ho realizzato gli scatti che vedete qui sopra. Una bella esperienza da ripetere sicuramente non appena sarà nuovamente possibile!

Locorotondo, ieri i classici fuochi di San Rocco: la fotogallery

Ieri, come ogni 16 agosto, il cielo di Locorotondo è stato rischiarato dai tradizionali fuochi di San Rocco. Quella di quest’anno è stata però un’edizione in tono minore, vista la tragedia dello scorso 24 luglio a Modugno, dove dieci persone hanno perso la vita in un un’esplosione presso la ditta pirotecnica Bruscella.

Pochi minuti dopo la mezzanotte l’omaggio per le dieci vittime, con altrettanti botti di tributo. A seguire, le classiche tre sequenze che hanno animato la 57° edizione della sagra, una manifestazione che si è comunque svolta a ranghi ridotti, visto che la gara non si è svolta e il relativo Premio del Comitato devoluto in memoria delle vittime.

Vi lasciamo con una piccola galleria:

Funk, rock e ritmi travolgenti. La lezione di George Clinton al Locus Festival

Alcune parti dell’articolo le ho prese dal pezzo che ho scritto originariamente per Valleditrianews questa mattina (articolo qui):

Oltre due ore di funk a ritmi sostenuti, conditi da moto perpetuo e da movenze da vecchio leone del palco, senza contare l’incredibile voglia di coinvolgere il pubblico lungo tutta la performance. Tutto questo è stato il live di ieri sera di George Clinton & Parliament Funkadelic, andato in scena in una Masseria Ferragnano colma di pubblico venuto da ogni parte della Puglia (e non solo) nell’ambito del Locus Festival 2015.

Ieri sera, in perfetto orario (cosa non comune nemmeno tra i concerti delle cover band), il 74enne si è presentato sul palco della Masseria Ferragnano carico di energia, dispensando linguacce, saltelli, gestualità da vecchio performer (alcune delle quali riprese da autentici miti black quali James Brown) e le care corna rock’n’roll, contornato da una band che non ha perso nemmeno un colpo lungo tutta la scaletta. A completare lo show, un contorsionista-cowboy vestito in pelo di coniglio bianco che si è dimenato per il palco, arrampicandosi anche sulle casse dell’impianto, oltre ad una corista che – vestita da coniglietta – con le sue movenze ha contribuito ad alzare la temperatura della serata, già alta di suo.

Per scattare le foto mi sono servito della mia vecchia Nikon D90 (forse all’ultima uscita, visto che sarà rimpiazzata a breve, ma ne parleremo un’altra volta), affiancata in questo caso dal Nikkor 28-70mm f/2.8, scelto per la relativa vicinanza al palco. Per completare la borsa, ho portato con me la Fuji E2 col suo 18-55mm (usato a 18mm per un paio di grandangoli) e col Nikkor 50mm f/1.4 AI del 1978, lente manual focus alla sua prima uscita. Nonostante il fuoco manuale, ho ottenuto delle foto in B/W davvero belle, complice anche la grande luminosità dell’obiettivo e l’ottima tenuta a ISO3200.

Chiudo con qualche piccola nota da cronisti: ottima la gestione della viabilità e dei parcheggi (nonostante le ultime auto abbiano parcheggiato praticamente lungo la circonvallazione), gestione ticket e ingresso celere e puntuale e impianto audio all’altezza: non stonarsi dopo due ore a un metro dal palco non è cosa comune…

Musica e slow food lungo i binari della Valle d’Itria. Ieri il Salento Express a Martina Franca

Un percorso lungo i binari della musica, della cultura e dello slow food pugliese, attraversando un paesaggio unico, come quello della Murgia e della Valle d’Itria. Tutto questo è “Un Treno chiamato Jazz”, una corsa speciale partita ieri pomeriggio da Bari su 3 vetture Carminati degli anni ’40, e che ha percorso la Valle d’Itria per giungere a Martina Franca, dove ha sostato per alcune ore, prima di fare ritorno nel barese. Una manifestazione unica, voluta dall’Associazione “Nel Gioco del Jazz”, in collaborazione con la Onlus AISAF e la Scuola Musicale il Pentagramma, e che si è svolta grazie alla disponibilità e cortesia delle Ferrovie Sud-Est.

Un viaggio di altri tempi, a bordo di vetture che hanno fatto la storia del trasporto sia locale che italiano, il tutto condito da ottima musica jazz e i tradizionali prodotti tipici come olive, mozzarelle, taralli, vini e tanto altro.

Numerosi i musicisti che hanno allietato i passeggeri con famosi brani della tradizione Jazz, con soste in musica nelle stazioni di Conversano, Putignano, Alberobello e Martina Franca: Guido Di Leone, Francesco Angiuli, Paola Arnesano, Claudio Tuma, il New Generation Quintet (Alberto Di Leone, Barbara Russo, Niccolò Fanelli, Giulio Scianatico, Antonio Ninni). Guest star il direttore artistico dell’Associazione Roberto Ottaviano.

Tanti i curiosi accorsi nell’ultima tappa di Martina Franca, sia per ascoltare il concertino offerto sotto la pensilina della stazione, sia per vedere il Salento Express, vero gioiello ferroviario che esibiva delle carrozze realizzate dalle officine Breda di Milano nel lontano 1947, senza contare la presenza di uno splendido vagone postale delle Regie Poste, risalente agli anni ’30. Un evento che ha saputo coniugare la storia dei trasporti in Valle d’Itria col jazz e con le eccellenze enogastronomiche del territorio, e che speriamo venga replicato presto.

L’Italia in moto. La Milano-Taranto ritorna a Martina Franca

Milleottocento chilometri lungo l’Italia, in sei tappe da oltre 200 chilometri l’una (tolta la Bari-Taranto da 124km, la più corta misurava 232km e la più lunga ben 409km) alla scoperta delle bellezze del Belpaese. È questo, in estrema sintesi, il riassunto della Milano-Taranto, celebre competizione internazionale di velocità svoltasi fino agli anni ‘50. La Milano-Taranto per le Moto ha da sempre rivaleggiato con la Mille Miglia Automobilistica e con la Mille Miglia ha curiosamente diviso l’epoca della nascita, la vita agonistica anche durante il secondo conflitto mondiale e l’interruzione forzata, nel 1957, a causa degli incidenti mortali verificatisi soltanto e per fortuna, in quella edizione.

La Rievocazione che si corre oggi è una gara di regolarità (media imposta dai 35 ai 40 Km all’ora) che ricorda la competizione motociclistica più lunga e difficile del secolo scorso, quando i centauri scattavano da Milano (Rogoredo) e raggiungevano il lungomare di Taranto dopo una lunghissima cavalcata senza soste, tranne quelle strettamente necessarie per il rifornimento dei mezzi.

L’edizione 2015 della rievocazione storica è scattata il 7 luglio, quando gli oltre 220 partecipanti (201 in gara con veicoli storici, i restanti nella categoria “Assaggiatori”) sono partiti da Milano alla volta di Taranto: sei tappe in giro per l’Italia, ricordando lo spirito di avventura e il sapore del viaggio delle gare motoristiche che si svolgevano sulle strade comunemente aperte al traffico. Grande partecipazione da parte degli equipaggi stranieri: Germania e Svizzera in testa, ma anche tanti inglesi, austriaci, olandesi, canadesi e finlandesi (!).

Si corre lungo strade minori, meno trafficate, e si attraversano decine e decine di paesi e città. Ogni giorno è una scoperta continua di centri d’arte e paesaggi stupendi intervallati da incontri con personaggi singolari, campioni delle due ruote, italiani veri. Un viaggio affascinante e ricco culturalmente che porta i centauri a ripassare storia e geografia e a ritrovare il piacere di sentirsi italiani (o a ritrovare il piacere di ammirare l’Italia, nel caso degli stranieri).

Come ormai tradizione, durante l’ultima tappa la carovana della Rievocazione ha fatto sosta a Martina Franca, precisamente a Piazza XX Settembre. Ottima la partecipazione di pubblico, come ogni anno accorso per ammirare le moto e i sidecar impegnati lungo i 1800 chilometri del percorso. Tantissime (ovviamente) le moto in piazza: Moto Guzzi (alcune delle quali risalenti agli anni Trenta), BMW, le inglesi Norton, Ducati, Laverda, le onnipresenti Vespa e Lambretta, alcune arrivate addirittura dall’Inghilterra. Fra tutti i centauri, spiccava la grande simpatia da parte dei corridori tedeschi e olandesi, che, appena arrivati in piazza per la sosta e un rinfresco, hanno dispensato sorrisi e pacche sulle spalle a tutti.

milano taranto 2015_10Molto bella una scena in particolare alla ripartenza, con un bambino che ammira da lontano una vecchia Moto Guzzi Falcone. La moto si avvicina al via e il piccolo non riesce a staccarle gli occhi di dosso. Il pilota (un signore tedesco di 67 anni), vestito con tanto di divisa della Polizia Stradale, prima di partire lo guarda e mentre fa frullare il vecchio motore dal suono inconfondibile, lo invita ad avvicinarsi per azionare la sirena d’emergenza. Scambio di sorrisi, un saluto e la partenza della Guzzi verso Taranto.

La Milano-Taranto è anche questo: uno scambio di passioni fra grandi e piccoli… Arrivederci alla prossima estate!