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Funk, rock e ritmi travolgenti. La lezione di George Clinton al Locus Festival

Alcune parti dell’articolo le ho prese dal pezzo che ho scritto originariamente per Valleditrianews questa mattina (articolo qui):

Oltre due ore di funk a ritmi sostenuti, conditi da moto perpetuo e da movenze da vecchio leone del palco, senza contare l’incredibile voglia di coinvolgere il pubblico lungo tutta la performance. Tutto questo è stato il live di ieri sera di George Clinton & Parliament Funkadelic, andato in scena in una Masseria Ferragnano colma di pubblico venuto da ogni parte della Puglia (e non solo) nell’ambito del Locus Festival 2015.

Ieri sera, in perfetto orario (cosa non comune nemmeno tra i concerti delle cover band), il 74enne si è presentato sul palco della Masseria Ferragnano carico di energia, dispensando linguacce, saltelli, gestualità da vecchio performer (alcune delle quali riprese da autentici miti black quali James Brown) e le care corna rock’n’roll, contornato da una band che non ha perso nemmeno un colpo lungo tutta la scaletta. A completare lo show, un contorsionista-cowboy vestito in pelo di coniglio bianco che si è dimenato per il palco, arrampicandosi anche sulle casse dell’impianto, oltre ad una corista che – vestita da coniglietta – con le sue movenze ha contribuito ad alzare la temperatura della serata, già alta di suo.

Per scattare le foto mi sono servito della mia vecchia Nikon D90 (forse all’ultima uscita, visto che sarà rimpiazzata a breve, ma ne parleremo un’altra volta), affiancata in questo caso dal Nikkor 28-70mm f/2.8, scelto per la relativa vicinanza al palco. Per completare la borsa, ho portato con me la Fuji E2 col suo 18-55mm (usato a 18mm per un paio di grandangoli) e col Nikkor 50mm f/1.4 AI del 1978, lente manual focus alla sua prima uscita. Nonostante il fuoco manuale, ho ottenuto delle foto in B/W davvero belle, complice anche la grande luminosità dell’obiettivo e l’ottima tenuta a ISO3200.

Chiudo con qualche piccola nota da cronisti: ottima la gestione della viabilità e dei parcheggi (nonostante le ultime auto abbiano parcheggiato praticamente lungo la circonvallazione), gestione ticket e ingresso celere e puntuale e impianto audio all’altezza: non stonarsi dopo due ore a un metro dal palco non è cosa comune…