Autore: carlocarbotti
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#storytellme. “Note da Oscar” per la chiusura di stagione del Kennedy di Fasano
Venerdì sera si è chiusa la mia esperienza con Storytellme, dove ho raccontato per il Teatro Pubblico Pugliese la stagione teatrale del Teatro Kennedy di Fasano. Quale migliore conclusione che un viaggio scanzonato fra musica, cinema, comicità e tante risate?
Tutto questo è stato “Note da Oscar” lo spettacolo che la Rimbamband ha proposto al pubblico fasanese, accorso numeroso in sala e ringraziato dalla band a fine spettacolo per la calorosa accoglienza al terzo anno consecutivo di presenza al “Kennedy”.
E il pubblico ha gradito la geniale mistura di ottima musica dal vivo, sketch e alta interazione palco-sala che la band (Raffaello Tullo – voce, Renato Ciardo – batteria, Vittorio Bruno – contrabbasso, Nicolò Pantaleo – fiati, Francesco Pagliarulo – pianoforte) ha proposto nelle oltre 2 ore di spettacolo, che si è concluso con un simpatico gioco: il gruppo ha infatti raccolto 7 parole suggerite dalla platea e le ha mixate nelle battute di uno sketch completamente improvvisato, e che ha visto la partecipazione di una spettatrice (chiamata a interpretare i panni di una donna imprigionata e da salvare).
Ringrazio il Teatro Pubblico Pugliese (grazie Alina, grazie Roberta!) che mi ha dato la possibilità di seguire la stagione teatrale di Fasano e il personale del Teatro Kennedy che mi ha permesso una grande libertà di movimento per scattare le fotografie.
Ciao Storytellme, ci vediamo nel 2019!
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Il grande cinema, Hollywood, la Mecca dei sogni, il punto d’arrivo di una vita, il successo che ti rende immortale, il fascino della sala buia e del grande schermo. Il capobanda è un intellettuale che ama il cinema senza reclusioni di genere, da Gene Kelly a Toy Story. Il batterista è convinto si tratti di “one man show”, il suo. Il contrabbassista è in evidente stato confusionale. Il sassofonista è ossessionato dalla polka, dal tango, dalla mazurka e dal limbo. E il pianista? È docile, mansueto, timido, ma, quando vuole, sa anche essere un “leone”! Se non è la realtà che conta in un film, ma quello che l’immaginazione può fare, diceva Charlie Chaplin, preparatevi ad entrare in un grande luna park e sognare ad occhi aperti.
#storytellme: “Il berretto a sonagli” fra rivolta, chiusura e follia
“Niente ci vuole a far la pazza, creda a me! Gliel’insegno io come si fa. Basta che Lei si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede, e tutti la prendono per pazza!” La trappola, la chiusura, la rivolta, la follia. Il tradimento, la difesa del prestigio sociale a tutti i costi, le spalle al muro.
Con Il Berretto a Sonagli Malosti ha affrontato per la prima volta Pirandello, confrontandosi con uno dei testi più popolari del grande drammaturgo siciliano, cercando di strapparlo allo stereotipo e tentando di restituire la forza eversiva originaria di quei “corpi in rivolta” posti al centro della scena che è anche labirinto: una feroce macchina/trappola. Un testo vivissimo grazie alla violenza beffarda della lingua, una sorta di musica espressionista e tragicomica, molto evidente nel testo scritto in dialetto siciliano che è alla base di un lavoro originale di drammaturgia. Una versione più dura, non ripulita del testo pirandelliano, che assume in sé elementi dialettali, per permettere di affidare agli attori una partitura più ritmica e musicale.
Teatro di Dioniso
IL BERRETTO A SONAGLI
di Luigi Pirandello / luci Francesco Dell’Elba / scene Carmelo Giammello / costumi Alessio Rosati / macchinista e direttore di scena Gennaro Cerlino / assistente alla regia Elena Serra / assistente ai costumi Michela Pagano / realizzazione costumi Laboratorio Nuvia Valestri / sarta di compagnia Aurora Damanti / parrucche Mario Audello / con il sostegno del Sistema Teatro Torino
con Daniela Marra, Valter Malosti, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Maria Lombardo, Roberta Crivelli
adattamento e regia VALTER MALOSTI
#storytellme: il viaggio inconsueto di “Don Chisciotte della Pignasecca”
Un viaggio inconsueto, ironico e profondo, alla ricerca di una identità posseduta e ogni volta riscoperta nell’immaginario del romantico e nobile principio del bene contro il male, combattuto ad ogni costo, a colpi di duro sarcasmo e disarmante coraggio. E’ la bizzarra impresa dell’ eroe “senza macchia e senza paura” che, fedele alla sua incontrastata passione per la lettura che lo ha indotto alla follia, si decide a rivivere di persona tutte le gesta eroiche che la letteratura gli ha suggerito. Accompagnato da Sancho, concreto e pragmatico personaggio che egli designa suo compagno di avventure, intraprende un un viaggio di passione e idealismo in cui utopia e realtà rappresentano i confini di un mondo tragico e comico al tempo stesso, grottesco, folle e appassionato.