Il rito della vendemmia, il richiamo della terra, la musica tra i filari, i balli popolari. Tutto questo è stato “La Vendemmia delle Donne 2015”, evento organizzato dalle Tenute Rubino in contrada Jaddico a Brindisi che ho avuto la fortuna di poter seguire sabato 13 settembre grazie all’invito di Instagramers Valle d’Itria (grazie Benedetta e Eligia!). Chi come me ha vissuto un’infanzia nei vigneti del nonno paterno – fatta di profumi, tini pieni di uva e interminabili viaggi col camion rosso (un vecchio OM “Leoncino”) verso le cantine – non poteva non partecipare!
Aiutati da una bellissima giornata piena di sole e bei colori (subito notati dall’igers-occhio) abbiamo raggiunto la tenuta, dove alle 10:00 è andata in scena la “Vineyard Experience”: mentre una squadra di solerti donne era al lavoro tra i filari, gli ospiti hanno avuto la possibilità di cimentarsi con le forbici, partecipando alla raccolta manuale delle uve Susumaniello. Un privilegio di assoluto valore che la famiglia Rubino ha offerto per festeggiare il momento della raccolta, atteso tutto l’anno.
A mezzogiorno invece spazio al Food & Wine in un ampio prato adiacente ai vigneti, dove abbiamo degustato diverse specialità tipiche pugliesi preparate dallo staff di Numero Primo (la vinoteca di Tenute Rubino), mentre il team di cantina era a disposizione per la degustazione dei vini delle Tenute Rubino. Personalmente, tra i diversi vini provati ho apprezzato particolarmente l’ “Oltreme” Susumaniello Salento IGT, oltre al sempreverde Negroamaro.
A fine pranzo e dopo un po’ di relax nel prato, spazio all’Appia Ensemble e alla sua mistura di pizzica e canzoni popolari, che narravano di contadini, madri, pescatori e viandanti, mentre gli ospiti si lasciavano andare a passi di danza (più o meno improvvisati, a dire il vero…). In chiusura di giornata spazio al tiro alla fune, che si è sviluppato sulla distanza di 5 round. Da una parte gli igers e dall’altra il personale delle Tenute, con gli ospiti che si sono divisi tra le 2 squadre.
Dopo esser andati sotto per 0-2, è venuto fuori il nostro orgoglio: abbiamo prima pareggiato 2-2 e poi – con un ultimo colpo di reni, prima di riprendere telefoni e fotocamere – calato il defintivo 3-2. Stanchi ma soddisfatti abbiamo quindi salutato tutti, tornando nella nostra amata Valle d’Itria con una certezza: se c’è da far valere il fisico, noi igers siamo presenti!