Rieccoci qui per un’altra puntata di #storytellme, il progetto del @teatropubblicopugliese che vede me e altri storyteller alle prese con una missione: raccontarvi il teatro in immagini e testo. Questa settimana al Teatro Kennedy di Fasano era in scena “Piccoli crimini coniugali” di Eric-Emmanuel Schmitt con adattamento e regia di Michele Placido. Un’ora e mezza di contrasti fra Gilles (interpretato dallo stesso Placido) e sua moglie Lisa (Anna Bonaiuto) vissuti lungo una scala, epicentro della scenografia e della sceneggiatura nonchè metafora della vita di coppia, sospesa fra gli alti e i bassi che inevitabilmente si susseguono dopo 15 anni di matrimonio. Ma visto che forse sono un po’ più bravo con le immagini, vi lascio alle foto che ho scattato durante la serata 🙂
Sull’altalena del matrimonio fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati si consuma la vita dei due protagonisti. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe. Gilles e Lisa, una coppia come tante. Da ormai quindici anni si trovano a vivere un, apparentemente, tranquillo menage familiare. Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande fautore della vita a due. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile e distruttivo gioco al massacro. Il testo di Schmitt è un veloce e dinamico confronto verbale tra i due protagonisti, un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, uno scontro che si genera dove una grande passione inespressa cerca un modo per sfogarsi. Il battibecco è necessario, vitale.