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Medimex 2014 – Reportage

Centroventi appuntamenti, 18 ore di musica live, 16mila presenze; tutto ospitato in 8000mq con 4 palchi per la musica dal vivo, 6 sale per incontri e ben 86 espositori italiani ed internazionali. Tutto questo è Medimex, quarto salone dell’innovazione musicale promosso da Puglia Sounds, che si è tenuto a Bari dal 30 ottobre al 1 novembre. Numeri a parte, l’edizione 2014 ha riservato un lungo programma di incontri, workshop e concerti, che si sono conclusi con la premiazione della seconda edizione degli Academy Medimex Awards assegnati quest’anno a Cesare Cremonini (miglior album con “Logico”), Rocco Hunt (artista rivelazione dell’anno), Levante (Miglior opera prima), Caparezza (Miglior videoclip con “Non me lo posso permettere”).

Un evento quasi a sé è stata la visita di Vasco Rossi, arrivato giovedì a Bari per il Premio per il miglior spettacolo dal vivo (Live Kom 014), ritirato durante un affollatissimo incontro con la stampa, nel quale ha presentato in anteprima al Medimex il nuovo lavoro discografico “Sono innocente”.

Finiti i freddi dati, ecco la nostra impressione sui due giorni che abbiamo vissuto in fiera. Ottimo il servizio di accoglienza all’ingresso: appena arrivati, abbiamo ricevuto pass ed un particolare braccialetto, che consentiva l’accesso no limits ai backstage e all’incontro con Vasco Rossi, aperto solo a stampa e operatori del settore. Peccato però che siamo riusciti ad entrare in sala quasi in chiusura e solo dopo diverse rimostranze alla security, che – nonostante le direttive dateci dalle hostess – negava l’accesso. Fitto ed esauriente il calendario eventi, che copriva i lati tecnici del mondo musicale (come copyright e recording) così come quelli squisitamente legati allo spettacolo. E così mentre Paolo Fresu raccontava del suo approccio all’editoria musicale, alle label e al contatto con le giovani leve musicali, Niccolò Ammaniti parlava del suo rapporto col cinema, di soundtracks e di gusti musicali. Molto interessante lo stand di Radio Rai, che aveva allestito uno studio radiofonico (con tanto di vetrata trasparente, che permetteva di apprezzare il dietro le quinte e alcuni lati tecnici), dal quale venivano prodotti e diffusi diversi programmi per tutti e tre i giorni. Molto simpatica e disponibile la conduttrice Emanuela Falcetti, che ha tranquillamente lasciato aperto lo studio anche durante la messa in onda, per raccogliere pareri e battute dal pubblico. Oltre alla Rai, era presente anche Radionorba, che dal suo truck ha diffuso diverse ore di programmazione direttamente dalla Fiera del Levante.

Detto questo, ci è sembrata invece molto approssimativa e sciatta l’organizzazione degli stand, con diversi spazi ed espositori praticamente in crisi di passività. Ci chiediamo infatti a cosa serva allestire uno spazio informativo per poi lasciarlo a sè stesso, senza nessuno che possa (o voglia, il che è stato anche peggio, nda) rispondere a domande o opinioni, e delegando tutto ad una fredda brochure. Le eccezioni però non mancavano: molto interessante ad esempio lo stand di “Teatro del Suono”, che forniva al pubblico un’interessante esperienza di ascolto stereofonico di effetti d’ambiente, purtroppo sporcati da cuffie in non ottime condizioni funzionali. Vivaci poi gli spazi di alcune web radio che hanno intercettato ed intervistato diversi artisti presenti agli eventi predisposti dagli organizzatori. E così ti capita di ascoltare Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori) che, fra un sorso di Primitivo di Manduria e l’altro parla della Puglia e delle sue bellezze, senza contare le incursioni dell’idolo locale Diodato, che, accompagnato da Rodrigo d’Erasmo (Afterhours), si è poi esibito nella serata di venerdì all’interno di uno showcase che fra gli altri ha registrato la presenza sul palco di Roy Paci e Manuel Agnelli.

Molto divertente lo stand di Roland/Boss, presso il quale ci si poteva cimentare con diversi strumenti musicali, come batterie, tastiere e chitarre. Dopo aver sfogato i nostri istinti da penosi pestatori di tamburi, siamo stati catturati da un piccolo stand ecosostenibile, che consentiva di ricaricare smartphone e tablet semplicemente pedalando su un piccolo aggeggio collegato ad una dinamo. Nelle immediate vicinanze, presente uno stand con diversi giochi ed installazioni costruiti con 33 e 45 giri, come la riproduzione della passeggiata dei Beatles sulle strisce pedonali di Abbey Road, oltre al famoso gioco del tris, che ha catturato bambini di ogni età (anche avanzatissima…). Spazio anche per il martinese Renzo Rubino, che, fra un pezzo e l’altro suonato dal vivo, giovedì ha dialogato con Nicola Morisco e ha risposto alle tante domande del pubblico, promettendo una sorpresa per dicembre.

Abbiamo già accennato agli showcase notturni, molto interessanti ma purtroppo programmati oltre due ore dopo la chiusura giornaliera del salone, col pubblico praticamente costretto ad uscire fuori alla pioggia e al freddo e a cercare soluzioni alternative in vista della riapertura serale. Ben tre i palchi previsti, sui quali si sono esibiti – tra gli altri – Mannarino, Brunori Sas, Diodato e Cristina Donà.

Nemmeno il tempo di chiudere i battenti che già si pensa al 2015. Nonostante le note problematiche regionali (con tanto di elezioni nella prossima primavera), Medimex 5 è già stato finanziato, e si parla di una collocazione temporale negli stessi giorni dell’edizione appena conclusa. Arrivederci al 2015, sperando inoltre che venga riservato un po’ più di spazio al lato puramente tecnico e di hardware. Alla fin fine parliamo di un salone che si definisce “Innovation Music Expo”, no?

Vi lasciamo con due nostri nostri mini-reportage video: