Categoria: Società

Tramonto in Valle d’Itria: timelapse con vista trulli [VIDEO]

Giugno non è solo il mese nel quale si entra nell’agognata stagione estiva, è anche il periodo nel quale si registrano le più lunghe giornate di tutto l’anno, con l’illuminazione solare che si protrae ben oltre le 20:30, restituendo una tavolozza di colori davvero fantastica.

Aggiungiamo il fatto che non aggiornavo questo sito da tanto, che ho da poco comperato una bella Xiaomi Yi (della quale spero di parlavi presto) e che prima di portarla in giro per lavori seri avevo bisogno di giocarci un po’ a casa… Quindi quale occasione migliore per realizzare un piccolo timelapse su un tramonto in Valle d’Itria?

Si, ma cos’è un timelapse? E’ un video nel quale si mettono in sequenza tante fotografie scattate ad intervalli prestabiliti, che, una volta montate, daranno una sorta di video accelerato, che condensa ore e ore di scena in pochi secondi. Ieri sera ho preso cavalletto e camera, sono salito in auto e sono andato alla ricerca di un posto adatto. Non avendo chissà quali pretese (dovevo solo testare la modalità in questione, vedere l’autonomia della batteria e poco altro) sono salito sul tetto di campagna, giocando col flare che spunta dai due trulli che vedrete… L’illuminazione stradale mi ha causato un bel po’ di flickering che non sono riuscito ad eliminare in post-produzione, ma chissene 🙂

Nel video in questione ci sono circa 1200 fotografie (assolutamente non ritoccate… non avevo voglia!), che documentano un intervallo temporale di poco più di 95 minuti.

Buona visione!

Metti una domenica con Igers_Taranto: #InConSuPerMassafra fra storia, natura e buon cibo

Una bella domenica tra bellezze visibili e nascoste, botteghe cartapestaie e vicoli, tutto condito da ottima compagnia, buon cibo e vino. Potrei riassumere così “#InConSuPerMassafra”, il secondo Instawalk nella provincia jonica organizzato domenica 29 novembre da Igers_Taranto.

Con la preziosa collaborazione della Nuova Hellas di Massafra e accompagnati dall’instancabile e preparatissima Raffaella (se per caso mi leggi, grazie mille per le interessantissime e mai banali spiegazioni che ci hai riservato!) abbiamo ammirato cripte bizantine cariche di storia e colori, scorci di città splendidamente immersi nel verde, gravine dal paesaggio quasi lunare, maestri pieni di passione che plasmano sogni e tecnica miscelando cartapesta e sapiente meccanica. La giornata ci ha aiutato, fornendo uno splendido cielo blu che da bravi igers abbiamo prontamente sfruttato nei nostri scatti, senza alcun uso di filtri esasperati!

Massafra – lo ammetto – è stata una città che fino alla scorsa domenica avevo visitato solo due volte, avendo ricavato un’impressione piuttosto incolore. Con #InConSuPerMassafra ho cambiato idea, scoprendo invece una città che ha tanto da dare e da dire, specie agli occhi più curiosi.

In particolare mi sono soffermato sui colori delle opere nelle cripte bizantine, che ci è stato spiegato sono strettamente legati alla variazione di umidità dei tufi che le ospitano: in caso di forte umidità i muri si impregnano di acqua che rende le opere vivide e luminose, quando invece le giornate sono secche i colori si ricoprono di calcare, divenendo smorti. Ad una precisa domanda degli igers, la brava Raffaella ci ha spiegato che purtroppo tanti sarebbero gli interventi di conservazione e restauro da fare, tutte cose che si scontrano con gli scarsissimi fondi messi a disposizione dalle istituzioni (una novita, eh?).

Altro punto di interesse sono state le gravine, col loro fortissimo contrasto di colori fra il verde della vegetazione, il bianco delle rocce e il blu del cielo, tutto col bellissimo castello sullo sfondo. A causa della ampia escursione tonale fra le rocce e il cielo, ho ottenuto alcune foto completamente sovraesposte e dal forte impatto, almeno per il sottoscritto 🙂

Terminata la prima parte del giro, siamo stati ospiti del ristorante “Falso Pepe”, per una gustosa e variegatissima pausa pranzo innaffiata da un ottimo rosso che, a dire la verità, ha leggermente fiaccato le gambe del sottoscritto nel prosieguo della passeggiata, ma diciamo che questa è una considerazione puramente personale…

L’ultima sosta è stata presso i locali dell’associazione dei maestri cartapestai “Pressis Charta” che vanta una lunga tradizione nella storia del Carnevale di Massafra e nell’arte della cartapesta. Abbiamo scoperto come si realizza la cartapesta, come si saldano i telai per le varie parti delle strutture e quanto tempo ci vuole per realizzare un carro completo. Per un appassionato come me molto interessante è stato anche vedere come funziona la meccanica di uno dei personaggi del carro del prossimo Carnevale:

I ragazzi dell’associazione ci hanno fatto capire che quello del cartapestaio è un lavoro che richiede molta perizia, una bella dose di pazienza, tanto tempo e costi non da poco, tutte cose che vengono ripagate dal fatto che i carri massafresi subito dopo le sfilate in “casa” sono richiestissimi in tutta Italia.

Stanco ma soddisfatto sono quindi tornato a casa con la delegazione di Igersvalleditria (ciao Anna e ciao Stefania!) con un po’ di scatti coi quali vi lascio, non prima di aver ringraziato Rossana Turi di Igers_Taranto per la splendida giornata e tutti gli igers intervenuti.

Alla prossima!

Villaggio di Sant’Agostino, la fotogallery della “Notte Bianca”

Si è svolta la scorsa settimana la “Notte Bianca alla Ricerca Interiore” presso il Villaggio di Sant’Agostino a Martina Franca. L’evento, sostenuto dalla diocesi jonica e giunto alla seconda edizione, è stato promosso dalla storica congregazione dei sacerdoti del paese, presieduta da don Martino Mastrovito. Giovedì 27 e venerdì 28 agosto, nel corso del triduo di festeggiamenti in onore di Sant’Agostino e Santa Monica, la chiesa di Santa Maria della Purità, il chiostro e il Belvedere del Villaggio di Sant’Agostino presso l’ex Convento delle Agostiniane, nel centro della città, sono stati aperti per confessioni e visite.

Una grande opportunità per visitare il Belvedere, un luogo di solito non aperto al pubblico e dal quale si può godere di una vista unica di Martina Franca, comprendente il centro storico e non solo. Tanti i visitatori accorsi nelle due serate – armati di fotocamere e smartphone – accolti da un servizio di accoglienza numeroso e ben organizzato.

Non potevo mancare con la mia piccola Fuji E2 armata di lenti luminose e un treppiede da viaggio, grazie al quale ho realizzato gli scatti che vedete qui sopra. Una bella esperienza da ripetere sicuramente non appena sarà nuovamente possibile!

Locorotondo, ieri i classici fuochi di San Rocco: la fotogallery

Ieri, come ogni 16 agosto, il cielo di Locorotondo è stato rischiarato dai tradizionali fuochi di San Rocco. Quella di quest’anno è stata però un’edizione in tono minore, vista la tragedia dello scorso 24 luglio a Modugno, dove dieci persone hanno perso la vita in un un’esplosione presso la ditta pirotecnica Bruscella.

Pochi minuti dopo la mezzanotte l’omaggio per le dieci vittime, con altrettanti botti di tributo. A seguire, le classiche tre sequenze che hanno animato la 57° edizione della sagra, una manifestazione che si è comunque svolta a ranghi ridotti, visto che la gara non si è svolta e il relativo Premio del Comitato devoluto in memoria delle vittime.

Vi lasciamo con una piccola galleria:

L’Italia in moto. La Milano-Taranto ritorna a Martina Franca

Milleottocento chilometri lungo l’Italia, in sei tappe da oltre 200 chilometri l’una (tolta la Bari-Taranto da 124km, la più corta misurava 232km e la più lunga ben 409km) alla scoperta delle bellezze del Belpaese. È questo, in estrema sintesi, il riassunto della Milano-Taranto, celebre competizione internazionale di velocità svoltasi fino agli anni ‘50. La Milano-Taranto per le Moto ha da sempre rivaleggiato con la Mille Miglia Automobilistica e con la Mille Miglia ha curiosamente diviso l’epoca della nascita, la vita agonistica anche durante il secondo conflitto mondiale e l’interruzione forzata, nel 1957, a causa degli incidenti mortali verificatisi soltanto e per fortuna, in quella edizione.

La Rievocazione che si corre oggi è una gara di regolarità (media imposta dai 35 ai 40 Km all’ora) che ricorda la competizione motociclistica più lunga e difficile del secolo scorso, quando i centauri scattavano da Milano (Rogoredo) e raggiungevano il lungomare di Taranto dopo una lunghissima cavalcata senza soste, tranne quelle strettamente necessarie per il rifornimento dei mezzi.

L’edizione 2015 della rievocazione storica è scattata il 7 luglio, quando gli oltre 220 partecipanti (201 in gara con veicoli storici, i restanti nella categoria “Assaggiatori”) sono partiti da Milano alla volta di Taranto: sei tappe in giro per l’Italia, ricordando lo spirito di avventura e il sapore del viaggio delle gare motoristiche che si svolgevano sulle strade comunemente aperte al traffico. Grande partecipazione da parte degli equipaggi stranieri: Germania e Svizzera in testa, ma anche tanti inglesi, austriaci, olandesi, canadesi e finlandesi (!).

Si corre lungo strade minori, meno trafficate, e si attraversano decine e decine di paesi e città. Ogni giorno è una scoperta continua di centri d’arte e paesaggi stupendi intervallati da incontri con personaggi singolari, campioni delle due ruote, italiani veri. Un viaggio affascinante e ricco culturalmente che porta i centauri a ripassare storia e geografia e a ritrovare il piacere di sentirsi italiani (o a ritrovare il piacere di ammirare l’Italia, nel caso degli stranieri).

Come ormai tradizione, durante l’ultima tappa la carovana della Rievocazione ha fatto sosta a Martina Franca, precisamente a Piazza XX Settembre. Ottima la partecipazione di pubblico, come ogni anno accorso per ammirare le moto e i sidecar impegnati lungo i 1800 chilometri del percorso. Tantissime (ovviamente) le moto in piazza: Moto Guzzi (alcune delle quali risalenti agli anni Trenta), BMW, le inglesi Norton, Ducati, Laverda, le onnipresenti Vespa e Lambretta, alcune arrivate addirittura dall’Inghilterra. Fra tutti i centauri, spiccava la grande simpatia da parte dei corridori tedeschi e olandesi, che, appena arrivati in piazza per la sosta e un rinfresco, hanno dispensato sorrisi e pacche sulle spalle a tutti.

milano taranto 2015_10Molto bella una scena in particolare alla ripartenza, con un bambino che ammira da lontano una vecchia Moto Guzzi Falcone. La moto si avvicina al via e il piccolo non riesce a staccarle gli occhi di dosso. Il pilota (un signore tedesco di 67 anni), vestito con tanto di divisa della Polizia Stradale, prima di partire lo guarda e mentre fa frullare il vecchio motore dal suono inconfondibile, lo invita ad avvicinarsi per azionare la sirena d’emergenza. Scambio di sorrisi, un saluto e la partenza della Guzzi verso Taranto.

La Milano-Taranto è anche questo: uno scambio di passioni fra grandi e piccoli… Arrivederci alla prossima estate!